La
scuola, in special modo nella struttura penitenziaria, non può limitarsi alla
trasmissione di contenuti esclusivamente didattici, ma deve concorrere alla
promozione di valori culturali, umani, di solidarietà, per costruire progetti di
vita volti al reinserimento dei detenuti nella società civile.Un esempio di innovazione didattico-pedagogica si è rivelata l'attivazione del CIC all'interno della scuola carceraria con decreto del 1995 del Provveditore agli Studi in ottemperanza alla legge 162/90 art. 106.
Le iniziative promosse dal CIC hanno perseguito le seguenti finalità:
Permettere ai detenuti che frequentano la scuola di cogestire il centro di informazione portando l'attenzione su problemi e su temi di parti colare specifica rilevanza.
Garantire loro un punto di ascolto.
In questa prospettiva gli obiettivi prefissati sono stati perseguiti attraverso l'attivazione di canali di comunicazione tra detenuti ed insegnanti e l'individuazione delle situazioni di disagio personale e di gruppo.
A distanza di 10 anni si è evidenziato un interesse sempre più esteso dei detenuti verso la struttura ed un'adesione sempre più convinta alle proposte educative, con un entusiasmo via via crescente.
Le iniziative culturali proposte non si sono limitate soltanto ai temi di Educazione Sanitaria, ma si sono estese anche ad argomenti quali l'Intercultura, l'Educazione Sportiva, la Costituzione, i Diritti di Cittadinanza e di Appartenenza.
Il successo di queste iniziative ha visto la condivisione non solo dei detenuti, ma anche quella degli operatori carcerari e degli insegnanti.
Gli Atti che si pubblicano testimoniano l'attività svolta negli ultimi 3 anni, con la massima adesione di tutti alle scelte educative e la partecipazione dei detenuti stessi, testimoniata dai loro elaborati scritti inseriti nella pubblicazione.
Grazie alla volontà e alla determinazione degli insegnanti, degli operatori del Ministero di Giustizia e del volontariato, la sperimentazione è oggi consolidata e inserita nella programmazione annuale dell'Istituzione scolastica a cui è collegato il CIC.
Un vivo ringraziamento quindi va al Dirigente scolastico del Circolo n. 1 di Firenze, dott. Ugo Giorgi, al Direttore del nuovo complesso penitenziario di Sollicciano, dott. Oreste Cacurri, e a tutte le persone che hanno creduto in questa iniziativa e collaborano per il suo continuo successo.