Premesse teoriche
Icone
è un’associazione, nata dalla collaborazione di alcuni psicologi e
psicoterapeuti fiorentini di formazione junghiana, i quali dal 1986 promuovono
una serie di studi e di attività che, pur partendo da chiavi interpretative
diverse, convergono nel percorso simbolico.
Riconoscendo che l’uomo contemporaneo usa in prevalenza linguaggi e categorie
che gli impediscono di ritrovare e rinnovare un rapporto fecondo con la
complessità del mondo che lo circonda, il Centro Icone si prefigge in primo
luogo di sviluppare l’attitudine dell’essere umano a leggere la realtà per
mezzo del linguaggio immaginativo e simbolico, in modo da rendere possibile la
comunicazione e la relazione fra coscienza individuale, realtà e mistero, e
permettere all’individuo la ricerca di un senso e di un fine attraverso
percorsi interiori. Noi pensiamo che questo processo possa operare una
trasformazione profonda dell’orientamento individuale e collettivo.
L’immagine, infatti, è un vedere del cuore ridestato (vedi Corbin sull’immaginazione
creativa del cuore, 1958), è una modalità espressiva profonda connessa all’affettività
che viene così riconosciuta come energia vitale della funzione simbolica, e che
diventa sentimento maturato e cosciente attraverso la conoscenza e la pratica
delle discipline dell’interiorità.
Creatività e disciplina interiore sono sempre state alla base di ogni percorso
individuale libero.
Jung identificò l’immagine
con la psiche:
" L’immagine è psiche" (C.G.Jung, C.W., XIII,
pag.75).
La fonte delle immagini –
immagini del sogno, immagini della fantasia, immagini poetiche – è l’attività
autogenerativa della psiche stessa, che si manifesta nel modo più spontaneo e
paradigmatico nel sogno e che ha nella poesia la sua più sublime espressione.
La nozione di " base poetica della mente", che a noi sembra
particolarmente feconda (e che si ritrova trattata in modo esteso in Hillman, Re-visioning….,1975,
p.XI), insiste sul rapporto intrinseco tra psicologia e immaginazione culturale
e su come questo rapporto sia richiesto dalla natura stessa della mente, che ha
sempre manifestato in tutte le sue attività la necessità di esprimersi
immaginativamente in modo complesso, pieno e libero; la mente è originariamente
poetica e la coscienza non è un’elaborazione successiva, a partire da una
base primitiva, ma è data – insieme a quella base – in ogni suo processo
immaginativo.
Questo tipo di psicologia "non ha il suo inizio nella fisiologia del
cervello o nella struttura del linguaggio o nell’organizzazione della società
e nemmeno nell’analisi del comportamento, ma nei processi dell’immaginazione".
(Hillman, op .cit., p.XI)
Per questa nostra storia e per la formazione di alcuni di noi la collaborazione
con la scuola si è presentata come un esito naturale, anche perché siamo
convinti che la psicologia debba uscire dai propri santuari e riallacciare un
dialogo con le altre discipline e con la società.
E’ nato così l’esperimento dell’anno scorso in 4° e 5°…., denominato
"Percorsi di vita affettiva, simbolica e spirituale"; l’esperienza
è stata, per noi, molto interessante perché le diverse reazioni e
domande degli studenti, che andavano dalla curiosità più ampia e diretta alla
fame, anche, di risposte certe e rassicuranti, hanno confermato l’estrema
utilità di un intervento nella scuola, ma hanno anche evidenziato l’esigenza
di uno scambio operativo più stretto con gli insegnanti interessati all’esperimento,
e la necessità di lavorare all’interno del gruppo-classe, in modo da rendere
la nostra partecipazione al lavoro scolastico meno disomogenea ed episodica.
Perciò questo
anno, dopo un’attenta
valutazione fatta col prof. Scifo, ci proponiamo una serie di incontri in terza
A, durante i quali verranno analizzati e discussi dal punto di vista psichico
alcuni aspetti delle tematiche svolte dal professore, nell’ambito della sua
trattazione della fiaba, del rito e della poesia, insistendo su come fiaba, rito
e poesia rappresentino tappe del percorso di trasformazione e individuazione,
così come queste sono state filtrate ed elaborate, a livelli diversi, dalla
saggezza popolare e dalla potenza immaginativa ed espressiva dei poeti.
Porteremo la nostra esperienza di ascolto e l’ottica della psicologia
simbolica e del profondo nell’intento di fare emergere i nessi tra il vissuto
dei ragazzi e i contenuti dell’apprendimento culturale, al fine di contribuire
a che questo ultimo venga inteso come scambio responsabile e significativo tra
esseri umani.
Si tratterà di rendere gli studenti più coscienti della loro realtà psichica
e affettiva e della sua articolazione in linguaggio, inserendo profondamente le
tematiche psicologiche nei testi scelti dal professore, per sottolineare la
necessità di un recupero della dimensione immaginale e simbolica, e non solo
concettuale, dell’apprendimento.
Ci soffermeremo sulle fiabe e su come esse, a prescindere dal carattere
cosciente o inconscio delle narrazioni, elaborino l’esperienza di situazioni
esistenziali tipiche; sui riti, sulla loro funzione contenitiva e creativa e
sulla loro evoluzione da rappresentazione simbolica collettiva a presa di
coscienza individuale; e, infine, su ciò che i poeti rappresentano per tutti
noi proprio in quanto capaci di esprimere al più alto livello lo scatto, il
volo della fantasia, dando intelligenza e parola al loro immaginario e a quello
collettivo.
Programma
1 Dicembre 2004 Il Signore degli Anelli - Lettura simbolica del film |
15 Dicembre 2004 Il Signore degli Anelli - Lettura simbolica del film |
19 Gennaio 2005 Il Signore degli Anelli e la divina Commedia: Dal fantastico alla poesia |
2 Febbraio 2005 Dimensione immaginale: Il linguaggio simbolico e l'affettività |
16 Febbraio 2005 Il viaggio interiore di Dante: Una viva esperienza immaginale e poetica |
2 Marzo 2005 Il viaggio di Dante ed il mondo moderno |
23 Marzo 2005 Modernità e mito: Da Prometeo a Narciso |
6 Aprile 2005 Collettività ed esperienza individuale: Relazione tra conoscenza, creatività, emozioni e sentimento |
20 Aprile 2005 In-contri speciali in condizioni di disagio: Riflessioni su un'esperienza di conoscenza, sentimento e creatività nel carcere di Sollicciano
18 Maggio 2005 1 Giugno 2005 |