|
II terzo convegno del ciclo "Percorsi
di vita simbolica", promosso dal Centro Icone nel consueto intento di fornire
un'occasione di incontro ove gli aspetti culturali e intellettuali siano strumenti per una
esperienza viva, riguarda quest'anno i "Miti di Rinnovamento". Espressione
dell'antico anelito alla rigenerazione spirituale delle grandi tradizioni religiose, i
miti e i riti di rinnovamento hanno consentito all'uomo delle più varie epoche e culture
di esprimere appieno la propria appartenenza e la propria funzione quale abitante e
soggetto attivo di una realtà sacralizzata, legato alla percezione circolare del tempo,
ai cicli naturali, all'"eterno ritorno".
Per Eliade, la pratica rituale dell'uomo arcaico, che ripropone periodicamente e
puntualmente gli "atti" compiuti in illo tempore dagli Eroi civilizzatori
"... tradisce il desiderio di rimanere nell'atmosfera sacra della cosmogonia...
questi uomini non si riconoscono nessun diritto di intervenire nel/a Storia, di creare una
storia che sia propria ed esclusiva, una storia "originale"...". Nello
sviluppo della società occidentale l'uomo ha travolto gli antichi legami e sostituito la
percezione circolare del tempo con una prospettiva lineare, "verticale",
avviando così un progressivo processo di secolarizzazione ove il soggetto si riappropria
di sé come unico costruttore della propria storia rivolgendo il proprio sguardo
esclusivamente verso il futuro.Questi due opposti atteggiamenti possono avere punti di
contatto? Quali contenuti, delle antiche società che sottoponevano i loro appartenenti,
per tutto l'arco della vita, a lunghe e complicate iniziazioni tese a rivelare
gradualmente il "mistero" dell'esistenza, possono essere integrati dalla
mentalità contemporanea che, all'opposto, pensa se stessa come l'unica creatrice del
proprio "senso" esistenziale? L'attuale fase storica è stata definita un'età
di "passaggio"; significa che è necessaria ed auspicabile una trasformazione
profonda dell'individuo e della società. Ciò sarà possibile solo qualora appaiano nuove
configurazioni antropologiche, da scoprire e costruire, che consentano all'umanità di
superare l'insidiosa contrapposizione fra l'uomo arcaico e l'uomo contemporaneo. |