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L’autore, prendendo spunto da un caso reale, fa notare come situazioni, stati d’animo e accadimenti apparentemente tra di loro scollegati, contribuiscono invece a costruire un piano organico di coscienza e di evoluzione individuale,Le_maschere_e_i_volti_del_se.jpg (65568 byte) e come la parte inconscia dell'uomo non sia solo costituita da quel magazzino polveroso dove risiede il rimosso freudiano, ma anche, come lo stesso Jung chiarisce, da uno "strato più profondo che non deriva da esperienze ed acquisizioni personali".
Di fatto nell’uomo interagiscono tre piani paralleli; un primo piano mentale, un secondo psichico ed infine il terzo, quello spirituale.
Il piano mentale o psicologico è il piano che l’uomo usa comunemente nelle sue relazioni, ed è costituito dalla causalità della coscienza ordinaria. Il piano psichico è il piano delle relazioni acausali, delle percezioni intuitive ed è il piano da cui impropriamente possiamo dire provengono i sogni. Il piano spirituale è quello che dà un senso ai piani precedenti e che è rappresentato dalle funzioni spirituali dell’uomo, percepite come spinta verticalizzante della propria esistenza.
Questo scritto è la testimonianza della lotta tra un percorso che tende all’unione di parti interne e la continua ridivisione delle stesse.
La psicologia simbolico-spirituale o psicologia mistagogica si propone di favorire l’uomo in tale processo interiore permettendogli, attraverso le sue sofferenze ed i suoi sogni, di ricollegarsi a quello "strato più profondo" e di tenere conto del fatto che egli "vive in un mondo che per certi aspetti è misterioso; che in esso avvengono e si sperimentano cose che restano inesplicabili" e che "l’inatteso e l’inaudito appartengono a questo mondo, e solo allora la vita è completa"


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