Dario Squilloni

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La maternità del padre

Secondo Freud (Totem e Tabù) la società civile si costituisce, in illo tempore, dall'uccisione del padre-despota che, nell'orda "primitiva", vietava ai figli maschi il libero accesso alle femmine e ai beni del gruppo impedendo quindi lo sviluppo della comunità. La dura "legge del padre" costrinse i figli ad un atto di ribellione radicale che li affrancò dalla schiavitù ma contemporaneamente ingenerò in loro un senso di colpa dal quale non riusciranno più a liberarsi.

Questa interessante teoria appare assai adeguata a descrivere aspetti e tensioni dell'attuale "società senza padri", sospinta da un inesausto desiderio di libertà e al tempo stesso pervasa da un diffuso sentimento di vuoto e di perdita del senso, dall’ombra del padre.

I1 disagio esistenziale contemporaneo rende necessario un nuovo confronto con l'imago paterna, che si sottragga però al riduttivismo delle categorie razionali e si attui sul più ampio terreno del linguaggio del simbolo. Un esempio, in questo senso, può configurarsi a partire dall'analisi di alcune figure del Padre, in episodi dei vangeli, che propongono aspetti ulteriori di questa figura, propri della visione cristiana, in cui l'integrazione di elementi "femminili" produce inedite opportunità trasformative.

Dario Squilloni (Centro Icone)

 

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